Nelle sfide digitali dei giorni nostri, gli enti no profit che ignorano il potenziale dei professionisti del settore sui social media rischiano di sparire nell'oblio digitale. Questo perché la visibilità e la sensibilizzazione online sono fondamentali per il successo delle organizzazioni no profit, e solo un'agenzia di comunicazione esperta può trasformare la loro missione in un impatto tangibile, coinvolgendo una vasta comunità online e offline.
Il problema principale per molte organizzazioni è la mancanza di una strategia marketing ben definita per coinvolgere un pubblico sempre più ampio, creando una community sia online che offline.
Vediamo insieme come un'agenzia di comunicazione sia in grado di aiutare un'organizzazione no profit a sensibilizzare le persone a favore della propria causa.
L'importanza di un piano editoriale social
Nel contesto dinamico e coinvolgente dei social media, pianificare una strategia di comunicazione vincente è essenziale per le organizzazioni non profit. Per ottenere risultati di impatto e raggiungere obiettivi concreti, un passo fondamentale è la creazione di un piano editoriale.
Questo strumento di programmazione permette di selezionare con attenzione gli argomenti chiave e i contenuti da condividere, organizzandoli in base alla frequenza e agli orari ottimali per la massima visibilità. Tuttavia, nel mondo delle organizzazioni senza scopo di lucro, la strategia di comunicazione non si limita a un mero elenco di contenuti.
È un'opportunità per narrare storie avvincenti e per condividere le azioni concrete della Onlus.
Le immagini e i video emergono come strumenti chiave per catturare l'attenzione e suscitare empatia. Questi formati permettono alle persone di vedere direttamente i risultati tangibili delle attività dell'organizzazione, creando un legame emotivo più profondo.
Inoltre, affrontare la sfida di mantenere e rinnovare il coinvolgimento dei sostenitori è fondamentale. In questo contesto, i social media si rivelano indispensabili, consentendo di raggiungere nuovi sostenitori e di consolidare relazioni solide.
Vediamo ora un case study di social media marketing per no profit da cui prendere spunto.
Case Study: WWF e il Successo della Campagna Video su YouTube
Nel 2022, il WWF in vista del periodo natalizio, voleva lanciare una campagna online in grado di intercettare nuove persone con il programma "Adotta una specie".
Avendo un budget limitato da destinare alla campagna, è stato riutilizzato del materiale già esistente per realizzare un video che si adattasse al pubblico di YouTube sia dal punto di vista creativo che strategico.
Si sono focalizzati su gli occhi degli animali per creare un impatto emotivo immediato, prediligendo i cuccioli delle specie selezionate nei loro habitat naturali.
Il video presenta un'inizio coinvolgente e permette di identificare il brand WWF fin dai primi istanti. Il ritmo coinvolgente è scandito da un audio accativante e da immagini emozionati che si inframezzano con una call to action chiara e lineare.
I risultati sono stati sorprendenti: nel giro di sole quattro settimane, hanno ottenuto 72 milioni di impression, coinvolgendo quasi 11 milioni di italiani. Inoltre, hanno aumentato del 70% l'impatto delle ricerche relative al WWF sui canali Google. La campagna ha generato oltre 6.000 conversioni, dimostrando un impatto reale in termini di azioni e interazioni, e ha portato a un incremento delle adozioni.
Imposta una strategia di marketing per la tua promozione sui social media
Nel caso del WWF possiamo dire che è siamo di fronte a una no profit ampiamente conosciuta grazie alla sua costante attività di marketing degli ultimi anni. Ma come dovrebbe comportarsi un'organizzazione meno riconoscibile e con un budget limitato per la promozione?
Per prima cosa ricordiamo che alcune piattaforme mettono a disposizione un budget destinato alle no profit che desiderano promuovere la propria attività. Come il programma di Google Ad Grants: aiuta le no profit a farsi conoscere sul territorio offrendo 10.000 dollari al mese da investire in contenuti pubblicitari su Google. Ovviamente occorre rispettare determinati criteri di idoneità per partecipare al programma.
In ogni caso, una volta definito il budget a disposizione, bisogna procedere per gradi per far conoscere la propria no profit online. Questa prima fase si chiama brand awareness.
L'obiettivo principale è quello di suscitare interesse e curiosità, cercando di far immergere gli utenti in situazioni legate a condizioni comuni e presentando il tema trattato dalla no profit.
Prendiamo il caso della promozione della Lega del Filo d'Oro su Facebook: i contenuti possono differenziarsi tra loro per testi e immagini ma rimanderanno allo stessa pagina informativa dell'Organizzazione, il sito ufficiale o una landing page creata ad hoc. In questa fase, l'accento è sulla trasmissione di un messaggio informativo piuttosto che sulla richiesta diretta di supporto finanziario.
In una seconda fase, si cercherà di far leva su coloro che hanno mostrato interesse per i precedenti annunci. Queste persone cominceranno a familiarizzare con l'attività della tua no profit, il tipo di annuncio pubblicitario ideale può far leva su una storia raccontata nella fase di awarenss creando un continuum o concentrarsi su attività più specifiche della tua no profit.
L'ultimo passo è rappresentato dalla fase di richiesta effettiva di donazioni. In questo punto, gli utenti che hanno già familiarizzato con le tappe precedenti non necessitano di ulteriori spiegazioni riguardo alla campagna e alla sua finalità. Di conseguenza, l'Organizzazione può optare per una call to action diretta, come ad esempio: "Attiva ora una donazione regolare".
Questa strategia a più fasi consente di guidare gli utenti lungo un percorso informativo e coinvolgente, iniziando con la creazione di un'empatia attraverso contenuti che li fanno immedesimare e progredendo verso una comprensione più approfondita della causa e infine alla possibilità di supportarla direttamente.
Tale approccio mirato e sequenziale è essenziale per coinvolgere le persone in modo significativo e garantire che siano pronte e inclini a sostenere attivamente l'Organizzazione no profit. Un tipo di campagna del genere può durare diversi mesi, ma il budget richiesto dalle piattaforme di advertising è irrisorio rispetto alla diffusione che si riesce ad ottenere rispetto ai canali fisici tradizionali.
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