Dopo aver evidenziato le nuove tendenze da seguire per il marketing digitale, voglio approfondire il tema della Mobility e parlare di come le mobile app sono e saranno sempre più fondamentali per la comunicazione e il marketing per le imprese.
Flurry ha pubblicato una ricerca sull’utilizzo delle app nei dispositivi mobili, confrontandole con l’utilizzo dei browser. I risultati sono molto netti: l’86% del tempo speso su un device mobile è sulle App, il restante 14% sui browser web. Questo significa che l’utente mobile ricerca e gestisce le informazioni e i contenuti in maniera diversa rispetto a quando è davanti al computer. Proprio perché sono due strumenti diversi, l’esperienza di fruizione cambia radicalmente: i browser e la navigazione web vengono sostituiti dalla collezione di app.
App per guardare le previsioni meteo, per leggere il giornale, per seguire le news, per messaggiare, per i social network, per guardare la televisione, per lavorare. Cosa significa questo dato in ottica marketing?
Significa che per comunicare con i clienti sul canale mobile è necessario creare app e veicolare al loro interno contenuti digitali nativi ed usufruibili. Il sito web dell’azienda è e deve rimanere una vetrina istituzionale (anche se ancora oggi è facile trovare siti non ottimizzati per mobile), ma tutte le campagne di mobile marketing devono essere studiate e realizzate per le app. E deve essere questo il punto focale dal quale partire: creare nuovi contenuti mediatici, sperimentando nuovi linguaggi e nuove idee.
La cosa che non tutti gli imprenditori sanno è che è possibile sviluppare app anche con investimenti modesti e accessibili anche per le piccole medie imprese. Ma questo porta ad un’altra domanda:
a cosa serve un app? quali vantaggi posso ottenere?
Per rispondere a questa domanda è utile analizzare i dati provenienti dalla ricerca: il 32% del tempo è utilizzato su app di giochi, un altro 32% sui social media, il 12% su utility e app produttive.
Seguire questi trend significa capire le abitudini dei clienti per scegliere le forme di comunicazione più appropriate. Un app è un contenitore vuoto da riempire, è il mezzo. Il valore competitivo è dato dalla strategia e dal contenuto.
I campi di applicazione possono essere molti:
Cataloghi di prodotti: strumento utile per creare cataloghi, archivi e depliant con immagini, schede tecniche, prezziari. Oltre al risparmio sulla carta e sulla stampa è uno strumento molto utilizzato nella gestione delle reti commerciali: è possibile integrare la mobile app con il gestionale e i venditori possono direttamente fare l’ordine da tablet
Campagne promozionali: offrire offerte esclusive agli utilizzatori della app
Marketing di prossimità: grazie alla tecnologia push e alla geolocalizzazione è possibile inviare notifiche con messaggi personalizzati in base alla posizione geografica del cliente
Contest: creare contest sui prodotti e giochi a premio
Tools e utilities: fornire contenuti inerenti il prodotto venduto e utili a migliorarne l’esperienza. Esempio nell’alimentare realizzare app con ricette e consigli , per prodotti sportivi proporre contenuti inerenti l’allenamento e il monitoraggio delle performance
E-commerce: possibilità di acquistare prodotti direttamente dalla app
Assistenza e customer care: fornire supporto e assistenza sui propri prodotti oppure sul proprio settore merceologico
NB: ho voluto appositamente inserire degli esempi di app realizzate da multinazionali e da piccole medie imprese per dimostrare che sono accessibili a tutte (quasi) le tasche.
Per concludere e rispondere alla domanda precedente: le app servono ad offrire servizi aggiuntivi ai clienti con l’obiettivo di:
- migliorare la customer experience;
- agevolare il rapporto con il consumatore;
- incrementare la brand awareness;
- vendere di più.
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