Collaborazione, sinergia e nuove opportunità di business: come i nuovi spazi di lavoro possono portare valore alle imprese

Collaborazione, sinergia e nuove opportunità di business: come i nuovi spazi di lavoro possono portare valore alle imprese

Chat&Chips con Laura Cosa, co-founder di Impact Hub Torino.

La forma delle nostre giornate lavorative è cambiata. Pensiamo a un gruppo di giovani imprenditori, che hanno appena dato vita alla loro start up: difficilmente ce li immagineremmo chini sui loro computer in un ufficio freddo e impersonale. È più probabile immaginarli a lavorare in un ambiente smart e informale o addirittura da casa. Grazie al digitale, infatti, non solo sono nati nuovi modi di fare impresa, ma siamo riusciti ad andare oltre la concezione tradizionale di "spazio di lavoro". Lo conferma l'entusiasmo con cui in molte aziende è stato accolto lo smart working e il proliferare dei coworking in numerose città italiane. L'obiettivo è andare incontro alle esigenze di dipendenti e imprenditori, che hanno sempre più bisogno di un ambiente lavorativo flessibile, stimolante e allo stesso tempo funzionale.

Abbiamo incontrato Laura Cosa, co-founder di Impact Hub Torino, per approfondire meglio l'argomento e per scoprire qualcosa di più sul mondo dei coworking, preziosi catalizzatori di incontri e opportunità di business.

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LORIS (Co-founder Limo Comunicazione): Io e il mio socio, per il nostro progetto imprenditoriale, abbiamo scelto di affittare un ufficio all'interno di un coworking. Facciamo parte della community di Impact Hub Torino dal 2017 e non potremmo essere più soddisfatti della scelta fatta. Ma questa decisione non è stata dettata soltanto da una preferenza in termini di ambiente: cercavamo uno spazio che riflettesse il nostro modo di intendere l'imprenditoria e che ci aiutasse a sviluppare una rete.

LAURA: Non posso che essere d'accordo. In molti, quando si parla di coworking, pensano a un ambiente unico dove imprenditori e professionisti eterogenei lavorano ai loro progetti. In realtà, il coworking non è soltanto uno spazio fisico innovativo: è molto di più. È un nuovo modo di guardare al mondo del lavoro, è uno strumento che, se sfruttato al meglio, garantisce al tuo business opportunità e occasioni uniche. Insomma, è un valore aggiunto per chi sceglie di lavorarci.

LORIS: Lavorare in un coworking rappresenta un vantaggio per qualunque tipo di impresa?

LAURA: In un ambiente di questo tipo, i tuoi vicini di scrivania possono essere piccoli imprenditori, creativi freelance… professionisti che si occupano di settori anche molto lontani: confrontarti con loro non può che arricchirti. Queste persone che incontri quotidianamente possono infatti essere stimoli al tuo lavoro o addirittura potenziali clienti! Ma è fondamentale che alla base ci sia la volontà di costruire delle relazioni. La struttura del coworking e gli eventi che organizziamo cercano di favorire queste dinamiche che sì, potenzialmente possono rappresentare un vantaggio per qualunque tipo di impresa. Tuttavia, sta al singolo la scelta finale di aprire il suo business a opportunità che arrivano dall'esterno.

LORIS: Chi sono i professionisti più restii a questo tipo di cambiamenti?

LAURA: Direi, più in generale, tutti gli imprenditori che non hanno interesse di modificare la loro visione del mondo del lavoro e dell'imprenditoria. Ciò che li blocca è capire che avvicinarsi a qualcosa di diverso può essere utile, non solo per l'azienda ma anche per stimolare la crescita professionale e le competenze dei singoli dipendenti. Allo stesso tempo anche l’ottica di cooperazione e collaborazione con i propri competitors, la cosiddetta coopetition, ancora non viene presa in considerazione come alternativa alle tradizionali logiche di competizione del mercato.

LORIS: La chiave è avere voglia di mettersi in gioco e capire che facendolo si azionano molti meccanismi che creano valore per il business. Ad esempio, possono nascere collaborazioni con altre realtà o si scoprono talenti che possono essere utili alla propria impresa.

LAURA: E non è raro che i tuoi vicini di ufficio diventino i tuoi nuovi clienti!

LORIS: Penso che il coworking sia un'ottima soluzione per tutti quegli imprenditori che faticano ad ampliare il proprio network…

LAURA: Sì, perché si parla con tante persone, ci si scambia idee. È un luogo strategico, non solo per gli imprenditori. I coworking sono spazi poliedrici, che ben si adattano alle esigenze di ogni tipologia di lavoratore. Non è un caso che anche le grandi aziende stiano iniziando a puntare sui coworking: ad esempio, a Torino, CNHI è stata in Impact Hub Torino per attività di team building, IBM si appoggia al Talent Garden e SKF agli spazi del Copernico . Le aziende che vedono in questi ambienti di lavoro un appoggio per i loro dipendenti che abitano lontano dalla sede sono in aumento. Gli spazi dei coworking, inoltre, sono regolamentati dalle norme in vigore: rappresentano quindi un ottimo punto d'incontro tra la flessibilità dello smart working e la sicurezza del lavoro in ufficio.

LORIS: Hai nominato altri due coworking torinesi. Quali sono i più importanti in città?

LAURA: Noi, che domande [ride]! A parte gli scherzi, oltre a Impact Hub, i coworking più conosciuti e frequentati sono Toolbox, Talent Garden e Copernico. Torino poi ha una particolarità tutta sua: negli ultimi anni sono nati tantissimi piccoli spazi di lavoro condivisi, magari tematici. Queste realtà più piccole spesso nascono dalla volontà dei singoli imprenditori, che scelgono di affittare un appartamento più grande per lavorare insieme ad altri professionisti del loro settore. Ciò che manca, in questo caso, sono tutte le attività e gli eventi finalizzati a fare network. Un servizio che solo gli spazi più grandi e strutturati riescono a garantire.

LORIS: C'è invidia tra i coworking e tra gli imprenditori che hanno scelto spazi diversi come base operativa per i loro business?

LAURA: La nascita di sentimenti di invidia tra imprenditori e professionisti può esserci a prescindere. Non è una questione di settore o di coworking di appartenenza. Noi abbiamo un ottimo rapporto con persone che lavorano in altri coworking della città. Il mio sogno, poi, sarebbe poter creare una membership unica, che permetta alle persone di gravitare intorno a una rete di coworking, per sfruttare spazi differenti a seconda delle esigenze che si presentano. Le dimensioni di una città come Torino contribuirebbero poi a favorire un sistema di questo tipo.

LORIS: Insomma, l'idea sarebbe quella di non creare un sentimento di appartenenza esclusiva ad un unico spazio. Un bel progetto…

LAURA: Per ora è un'idea utopica, ma… bisogna sempre sognare in grande, giusto?

 

Laura Cosa è laureata in Finanza e, dopo due esperienze di studio all’estero (presso l’IIIPM di Mumbai – India e la Lanzhou University – Cina), inizia il suo percorso professionale nel settore della microfinanza. Per 4 anni e mezzo è responsabile dello sviluppo di progetti in Italia, Europa e Africa della ONG francese PlaNet Finance (oggi Positive PlaNet) guidata dall’economista Jacques Attali. Nel 2013 consegue il diploma di Certified Expert in Microfinance presso la Frankfurt School of Finance & Management e oggi è  CEO e Co-founder di Impact Hub Torino.

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